sabato 14 aprile 2018

Romolo Riccardo Lecis: giurista, politico e scrittore di Seui

Romolo Riccardo Lecis nacque a Seui l’8 dicembre 1899.
Avvocato, scrittore e uomo politico, era molto conosciuto e apprezzato negli ambienti culturali e forensi romani. La sua figura nella letteratura sarda del XX° secolo occupa un posto di rilievo, fra i pionieri del rinnovamento artistico regionale di cui faceva parte anche Filiberto Farci.
Dopo aver combattuto nella prima guerra mondiale, Lecis si era iscritto al Partito popolare italiano, svolgendo subito un’intensa attività politica e pubblicistica. Sempre nel primo dopoguerra partecipò anche alle diffuse e intense iniziative dei nascenti movimenti combattentistici della nostra isola.
Negli anni ’50 lo ritroviamo nuovamente in prima linea con le due candidature nelle liste della Democrazia Cristiana per un seggio in parlamento. Il 7 giugno 1953, nella circoscrizione Cagliari-Sassari-Nuoro-Oristano della Camera dei Deputati, riporta 18.565 voti di preferenza, in una lista aperta dal futuro Presidente della Repubblica Antonio Segni. Ricandidato alla Camera, sempre nelle liste della Democrazia Cristiana nelle elezioni politiche del 25/26 maggio 1958, riuscì ad ottenere nel collegio di Cagliari 2.521 voti di preferenza.
Per lungo tempo fu consulente legale dell’Istituto di medicina legale dell’Università di Roma, della Tipografia e Libreria Poliglotta Vaticana, del giornale quotidiano della Santa Sede “L’Osservatore romano” e della Congregazione salesiana.
Tra le sue opere letterarie si ricordano: “Sebastiano Satta, oratore, poeta ed il dramma di un popolo” (1938) e la “La Razza, frammento di recentissima storia” (1923), una composizione ispirata da un sentito sentimento sardista e di difesa di tutti quei valori che contraddistinguono l’antico e fiero popolo sardo. Della penna di questo illustre seuese si ricordano anche “Sulla bilancia – Note alla psicologia di Paolo Orano” (1919), “Confessioni a Bustianu” (1926, su “Il Nuraghe”), “Sagome e profili” (1923) e “Orientamenti verso la riforma della legislazione penale italiana” (1931), oltre a numerosi saggi su tematiche giurisprudenziali.
Tra i suoi riconoscimenti spiccano le onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e dell’Ordine Pontificio di San Silvestro Papa e Martire dello Stato della Santa Sede.
Romolo Riccardo Lecis morì a Roma, nel maggio del 1962.
A quasi cinquanta anni dalla scomparsa di questo illustre cittadino seuese forse è giunto il momento di iniziare a riscoprire e ricordare la sua figura e la produzione artistico-letteraria e giurisprudenziale. (Giuseppe Deplano, copyright © 2013 – 2020 – riproduzione riservata)