Romolo Riccardo Lecis nacque a
Seui l’8 dicembre 1899.
Avvocato, scrittore e uomo
politico, era molto conosciuto e apprezzato negli ambienti culturali e forensi
romani. La sua figura nella letteratura sarda del XX° secolo occupa un posto di
rilievo, fra i pionieri del rinnovamento artistico regionale di cui faceva
parte anche Filiberto Farci.
Dopo aver combattuto nella prima
guerra mondiale, Lecis si era iscritto al Partito popolare italiano, svolgendo
subito un’intensa attività politica e pubblicistica. Sempre nel primo
dopoguerra partecipò anche alle diffuse e intense iniziative dei nascenti
movimenti combattentistici della nostra isola.
Negli anni ’50 lo ritroviamo
nuovamente in prima linea con le due candidature nelle liste della Democrazia
Cristiana per un seggio in parlamento. Il 7 giugno 1953, nella circoscrizione
Cagliari-Sassari-Nuoro-Oristano della Camera dei Deputati, riporta 18.565 voti
di preferenza, in una lista aperta dal futuro Presidente della Repubblica
Antonio Segni. Ricandidato alla Camera, sempre nelle liste della Democrazia
Cristiana nelle elezioni politiche del 25/26 maggio 1958, riuscì ad ottenere
nel collegio di Cagliari 2.521 voti di preferenza.
Per lungo tempo fu consulente
legale dell’Istituto di medicina legale dell’Università di Roma, della
Tipografia e Libreria Poliglotta Vaticana, del giornale quotidiano della Santa
Sede “L’Osservatore romano” e della Congregazione salesiana.
Tra le sue opere letterarie si
ricordano: “Sebastiano Satta, oratore, poeta ed il dramma di un popolo” (1938)
e la “La Razza, frammento di recentissima storia” (1923), una composizione
ispirata da un sentito sentimento sardista e di difesa di tutti quei valori che
contraddistinguono l’antico e fiero popolo sardo. Della penna di questo
illustre seuese si ricordano anche “Sulla bilancia – Note alla psicologia di
Paolo Orano” (1919), “Confessioni a Bustianu” (1926, su “Il Nuraghe”), “Sagome
e profili” (1923) e “Orientamenti verso la riforma della legislazione penale
italiana” (1931), oltre a numerosi saggi su tematiche giurisprudenziali.
Tra i suoi riconoscimenti
spiccano le onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e
dell’Ordine Pontificio di San Silvestro Papa e Martire dello Stato della Santa
Sede.
Romolo Riccardo Lecis morì a
Roma, nel maggio del 1962.
A quasi cinquanta anni dalla
scomparsa di questo illustre cittadino seuese forse è giunto il momento di
iniziare a riscoprire e ricordare la sua figura e la produzione artistico-letteraria
e giurisprudenziale. (Giuseppe Deplano,
copyright © 2013 – 2020 – riproduzione riservata)
Buonasera, mi chiamo Gianfranco ,sono il figlio di Mariagrazia Lecis,figlia di Riccardo Lecis. Se troverò del materiale riguardante la vita di nonno, sarà mia cura ed un piacere condividerlo con Lei. Saluti cari
RispondiEliminaGentilissimo, La ringrazio vivamente! Per contatti: E-mail:gd.seui@tiscali.it
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